Gli Oscar, la notte più prestigiosa di Hollywood, non solo celebrano l'eccellenza cinematografica, ma forniscono anche una piattaforma per gli artisti per condividere le loro emozioni più sincere, la loro gratitudine e, a volte, le loro convinzioni attiviste. Nel corso degli anni, il palcoscenico degli Academy Awards è stato testimone di discorsi che hanno commosso il pubblico, suscitato risate e lasciato un'impronta indelebile nella cultura popolare. In questo articolo, ripercorriamo alcuni dei migliori discorsi degli Oscar di tutti i tempi, momenti che hanno affascinato il pubblico di tutto il mondo e hanno ispirato intere generazioni.
HATTIE MCDANIEL, MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA PER "LA FINE DEL MONDO" (1940)
Nel 1940, Hattie McDaniel fece storia diventando la prima donna afroamericana a vincere un premio Oscar per il suo ruolo come Mammy nel film "Via col vento" ("Gone with the Wind"). La sua vittoria non rappresentò solo un successo personale, ma anche un simbolo di speranza e determinazione in un'epoca di profonda segregazione razziale negli Stati Uniti.
Durante la sua carriera, McDaniel affrontò numerosi ostacoli, dalla discriminazione alle limitazioni dei ruoli per gli attori di colore. Tuttavia, il suo eccezionale talento e la sua perseveranza indomita sfidarono le convenzioni e aprirono le porte per futuri artisti di colore nell'industria dell'intrattenimento.
Nel suo discorso di accettazione del premio alla cerimonia degli Oscar, McDaniel espresse gratitudine per il riconoscimento e affrontò direttamente le ingiustizie razziali dell'epoca, affermando:
"It has made me feel very, very humble and I shall always hold it as a beacon for anything I may be able to do in the future. I sincerely hope I shall always be a credit to my race and to the motion picture industry."
SIDNEY POITIER, MIGLIOR ATTORE PER "I GIGLI DEL CAMPO" (1964)
Nel 1964, Sidney Poitier vinse il premio Oscar come Miglior Attore per il suo ruolo in "I gigli del campo" ("Lilies of the Field"), diretto da Ralph Nelson. Questo fu un film significativo nella storia del cinema, poiché Poitier divenne il primo attore afroamericano a vincere il premio nella categoria Miglior Attore. La sua interpretazione come Homer Smith, un operaio che aiuta delle suore in Arizona, fu acclamata sia dalla critica che dal pubblico e contribuì a rompere le barriere nell'industria cinematografica di Hollywood.
Il suo discorso di accettazione, nel quale condivise un messaggio di speranza e riconoscimento verso coloro che lottano per l'uguaglianza, risuonò in tutto il mondo:
“Because it is a long journey to this moment, I am naturally indebted to countless numbers of people.”
MARLON BRANDO, MIGLIOR ATTORE PER "IL PADRINO" (1973)
Marlon Brando, che fu premiato come Miglior Attore nel 1973 per la sua memorabile interpretazione di Don Vito Corleone in "Il Padrino" ("The Godfather"), protagonizzò un atto di protesta che risuonò in tutta la cerimonia degli Academy Awards. Invece di accettare personalmente il premio, inviò l'attivista nativa americana Sacheen Littlefeather per esprimere il suo dissenso riguardo alla rappresentazione negativa dei nativi americani nell'industria dell'intrattenimento e in segno di solidarietà con il movimento di occupazione di Wounded Knee:
"My name is Sacheen Littlefeather. I'm Apache and I am president of the National Native American Affirmative Image Committee. I'm representing Marlon Brando this evening and he has asked me to tell you in a very long speech, which I cannot share with you presently because of time but I will be glad to share with the press afterwards, that he very regretfully cannot accept this very generous award. And the reasons for this being are the treatment of American Indians today by the film industry – excuse me – and on television in movie reruns, and also with recent happenings at Wounded Knee. I beg at this time that I have not intruded upon this evening and that we will in the future, our hearts and our understandings will meet with love and generosity. Thank you on behalf of Marlon Brando."
Questo gesto provocatorio suscitò un dibattito significativo sulla rappresentazione e sui diritti dei nativi americani, lasciando un'impronta indelebile non solo a Hollywood, ma anche oltre i suoi confini.
SALLY FIELD, MIGLIOR ATTRICE PER "UN POSTO NEL CUORE" (1985)
Nella cerimonia degli Oscar del 1985, Sally Field si aggiudicò il premio come Miglior Attrice per la sua straordinaria interpretazione in "Un posto nel cuore" ("Places in the Heart"). In un discorso commovente, espresse sorpresa e gratitudine, proclamando le memorabili parole:
"I haven't had an orthodox career and I've wanted more than anything to have your respect. The first time I didn't feel it, but this time I feel it. And I can't deny the fact that you like me. Right now, you like me! Thank you."
Questo momento evidenziò la sua autenticità e la sua connessione genuina con il pubblico, diventando un simbolo di sincerità nell'industria cinematografica di Hollywood. Field sottolineò l'importanza dell'apprezzamento e dell'amore del pubblico sopra il successo e la fama, lasciando un'impressione duratura sull'audience e sulla storia degli Oscar.
ROBERTO BENIGNI, MIGLIOR ATTORE E MIGLIOR FILM STRANIERO PER "LA VITA È BELLA" (1999)
Roberto Benigni vinse l'Oscar come Miglior Attore nel 1999 per la sua toccante interpretazione nel film "La vita è bella". Inoltre, il film ottenne il premio come Miglior Film in Lingua Straniera, mentre Benigni stesso ricevette una nomination come Miglior Regista.
Durante il suo emozionante discorso di ringraziamento, Benigni mostrò un entusiasmo travolgente, saltando tra i sedili e salendo sul palco per esprimere la sua gratitudine e gioia. L'energia contagiosa e lo spirito vivace di Benigni fecero di questo uno dei momenti più memorabili nella storia degli Oscar.
HALLE BERRY, MIGLIOR ATTRICE PER "MONSTER'S BALL" (2002)
Halle Berry fece storia agli Oscar del 2002 diventando la prima donna afroamericana a vincere il premio come Miglior Attrice Protagonista per il suo ruolo in "Monster's Ball". Il suo commovente discorso di ringraziamento riconobbe coloro che avevano aperto la strada per lei, come Dorothy Dandridge e Lena Horne, ispirando le future generazioni di artisti di colore:
"This moment is so much bigger than me. This moment is for Dorothy Dandridge, Lena Horne, Diahann Carroll. It's for the women that stand beside me, Jada Pinkett, Angela Bassett, Vivica Fox. And it's for every nameless, faceless woman of color that now has a chance because this door tonight has been opened."
La sua vittoria evidenziò l'importanza della rappresentazione e della diversità nell'industria cinematografica, generando discussioni sulla razza, l'identità e l'equità a Hollywood.
LUPITA NYONG'O, MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA PER "12 ANNI SCHIAVO" (2014)
In un discorso potente e commovente, Lupita Nyong'o, vincitrice del premio Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per la sua interpretazione in "12 anni schiavo", sottolineò l'importanza della rappresentazione e dell'accettazione della diversità nell'industria dell'intrattenimento. Il suo discorso risuonò in un momento in cui le conversazioni sull'inclusione e sull'uguaglianza erano al centro dell'attenzione, e il suo messaggio di incoraggiamento rimaneva rilevante nella lotta per l'equità a Hollywood.
Una delle frasi più memorabili di Lupita Nyong'o durante la cerimonia degli Oscar del 2014 fu: "Non importa da dove vieni, il tuo sogno è valido".
LEONARDO DICAPRIO, MIGLIOR ATTORE PER "redivivo" (2016)
Dopo anni di interpretazioni di spicco e numerose nomination, Leonardo DiCaprio finalmente riuscì a conquistare il suo tanto agognato Premio Oscar come Miglior Attore nel 2016 per il suo ruolo in "Redivivo" ("The Revenant"). Tuttavia, il suo discorso di accettazione fu molto più che un semplice ringraziamento; si trasformò in un appello urgente all'azione per affrontare il cambiamento climatico.
DiCaprio colse l'opportunità per sottolineare l'importanza della protezione dell'ambiente, esortando il pubblico e i leader mondiali a prendere misure concrete per affrontare questa sfida globale:
“Climate change is real. It is happening right now. It’s the most urgent threat facing our entire species and we need to work collectively together and stop procrastinating.”
FRANCES MCDORMAND, MIGLIOR ATTRICE IN "Tre Manifesti a Ebbing, Missouri" (2018)
Nel 2018, Frances McDormand fu premiata come Migliore Attrice per la sua eccezionale performance in "Tre Manifesti a Ebbing, Missouri" ("Three Billboards Outside Ebbing, Missouri"). Durante il suo discorso di accettazione, non si limitò a celebrare il riconoscimento del suo lavoro, ma evidenziò anche un tema cruciale: l'importanza di includere più voci femminili nell'industria cinematografica. Con grande fervore, esortò tutti i presenti non solo a considerare progetti guidati da donne, ma anche a fornire loro il sostegno e le risorse necessarie per poter crescere e prosperare in un ambiente spesso dominato dagli uomini.
Frances McDormand concluse il suo discorso con le parole: “I have two words for you: inclusion rider.”
* Un inclusion rider è una clausola contrattuale che gli attori possono richiedere per garantire la diversità nel cast e nel team di produzione di un film.
BONG JOON-HO, MIGLIOR FILM E MIGLIOR REGISTA PER "PARAsite" (2020)
Bong Joon-ho vinse due premi per "Parasite" alla 92ª edizione degli Oscar, che si tenne nel 2020. Il regista del film fece storia vedendo la sua oscura satira sociale diventare il primo film in lingua diversa dall'inglese a vincere il tanto ambito premio come Miglior Film.
Nel ricevere il premio come Miglior Regista, espresse la sua gratitudine tramite un interprete, estendendo un sincero ringraziamento ai cineasti che avevano aperto la strada per lui, con un riconoscimento speciale al suo collega nominato Martin Scorsese. Per aggiungere un tocco di umorismo, concluse il suo discorso in inglese promettendo di "bere fino al mattino seguente", unendosi così all'atmosfera festosa e celebrativa che caratterizzava la cerimonia.
Questi sono solo alcuni esempi di discorsi che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia degli Oscar, dimostrando il potere delle parole nel ispirare, sensibilizzare e promuovere cambiamenti significativi nell'industria dell'intrattenimento. E tu, ricordi qualche discorso che ti abbia particolarmente colpito? Condividilo con noi!