I madrelingua inglesi sono insegnanti migliori? Speak Up esplora la complessa risposta a questa domanda con Natalie Gommon, insegnante di inglese con oltre 25 anni di esperienza. Oltre a insegnare inglese, Gommon è psicologa aziendale e docente di comunicazione aziendale e professionale presso la EU Business School. In questa intervista, chiarisce tutti i tuoi dubbi approfondendo sui punti di forza e su quelli più deboli degli insegnanti di inglese di origini diverse.
Una delle domande principali poste da chi vuole iniziare a studiare l’inglese è: un insegnante madrelingua è meglio di uno non madrelingua? Cosa gli diresti?
Se chiedi a un insegnante: "I madrelingua inglesi sono migliori insegnanti di coloro che non lo sono?" scatterà subito una discussione. A prima vista, potrebbe sembrare che la risposta sia un "sì" senza dubbi. Dopotutto, chi non vorrebbe imparare da qualcuno che parla la lingua fin da piccolo? Ma la verità è più complessa. Questo dibattito ha ispirato molte ricerche e, finalmente, ci sono informazioni concrete da aggiungere alla discussione. Quindi la risposta breve a questa domanda è: non necessariamente.
Qual è la realtà che si nasconde dietro le ipotesi più diffuse?
C'è la percezione generale che i madrelingua siano sempre la scelta migliore per insegnare l'inglese. Quante volte hai visto annunci di lavoro che cercano "madrelingua per corsi di inglese"? In teoria, sembra logico: un madrelingua è fluente, ha una pronuncia autentica e conosce perfettamente le sfumature culturali.
Ma gli studi che sono stati fatti nel corso del tempo dimostrano qualcosa di diverso. Ad esempio, uno studio a Hong Kong ha mostrato che gli studenti preferiscono gli insegnanti madrelingua, ma gli insegnanti locali sono spesso più efficaci nell’aiutare gli studenti a superare gli esami difficili.
Perché c’è questa discrepanza tra percezione e realtà?
Semplice: quello che gli studenti pensano di volere non sempre corrisponde a ciò di cui hanno davvero bisogno. I madrelingua possono essere ottimi per fare conversazione e rendere la lingua più autentica, il che può essere motivante per gli studenti. Ma, d'altra parte, gli insegnanti non madrelingua tendono a dare molta più importanza alla preparazione didattica e alla conoscenza profonda della lingua e delle sue difficoltà. E sono proprio queste qualità che fanno la differenza quando si insegna una lingua straniera.
Questo significa che, in definitiva, l'efficacia dell'insegnamento della lingua inglese ha poco a che fare con il background dell'insegnante?
Quando si guardano i risultati concreti, avere insegnanti madrelingua non significa automaticamente che gli studenti diventeranno più bravi in inglese. In Arabia Saudita, ad esempio, la ricerca ha dimostrato che non ci sono grandi differenze di apprendimento tra studenti con insegnanti madrelingua e non madrelingua. In Indonesia, invece, è vero che gli insegnanti madrelingua aumentavano la motivazione e la fiducia degli alunni nel parlare, ma questo non significa che gli studenti risultino nel complesso più competenti.
Cosa ci dice questo? È semplice: l’efficacia di un insegnante non dipende solo dal fatto che sia madrelingua. Le competenze didattiche come capire le necessità degli studenti, preparare lezioni coinvolgenti e spiegare concetti grammaticali difficili sono fondamentali per ottenere buoni risultati.
¿Gli insegnanti non madrelingua portano con sé dei vantaggi unici?
Per esempio, spesso parlano la stessa lingua e condividono lo stesso background culturale degli studenti. Questa connessione può essere cruciale perché capiscono le difficoltà comuni e riescono a spiegare concetti complicati in modo più accessibile. Inoltre, creano un ambiente di apprendimento più confortevole, dove gli studenti si sentono più a loro agio.
In particolare, i docenti non madrelingua sono spesso molto empatici nei confronti degli studenti. Hanno affrontato lo stesso percorso degli studenti, quindi sanno esattamente cosa serve per imparare e possono offrire strategie pratiche che funzionano davvero.
Nonostante questi punti di forza, tuttavia, i non madrelingua sono talvolta sottovalutati.
I pregiudizi sulla loro lingua possono portare a pratiche di assunzione scorrette e rendere difficile il riconoscimento che meritano. È giunto il momento di superare queste vecchie convinzioni e di apprezzare il valore che apportano.
La preferenza per i madrelingua spesso si basa su stereotipi più che su fatti concreti. Questi pregiudizi possono oscurare ciò che conta davvero: la capacità di un insegnante di entrare in sintonia con gli studenti, di spiegare in modo chiaro e di adattarsi alle necessità di ciascuno.
Pensa che ci siano alcune qualità ideali che i futuri studenti di lingua inglese dovrebbero cercare quando intraprendono il loro viaggio di apprendimento?
La verità è che le classi migliori spesso mettono insieme i punti di forza di insegnanti madrelingua e non madrelingua. Quando le scuole abbracciano la diversità nel loro corpo docente, gli studenti ottengono il meglio di entrambi i mondi: un’esposizione autentica alla lingua e un insegnamento esperto ed empatico.
Sia gli insegnanti madrelingua che quelli non madrelingua hanno punti di forza unici, e la loro efficacia dipende da vari fattori come il contesto didattico, gli obiettivi degli studenti e il tipo di competenze che si vogliono insegnare.
Alla fine, quello che fa un grande insegnante non è da dove viene, ma quello che porta in aula. Che sia madrelingua o non madrelingua, i migliori insegnanti sono quelli che ispirano, guidano e aiutano gli studenti a raggiungere i loro obiettivi. È il momento di celebrare queste qualità e di lasciare i pregiudizi alle spalle.