Eteronimi (heteronyms): le parole in inglese che conducono una doppia vita

Cosa sono gli eteronimi? Ti spieghiamo cosa sono queste parole inglesi che utilizzerai di continuo e come evitare di confonderti.

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Parole inglesi che hanno una doppia vita
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Gli eteronimi (heteronyms) sono una peculiarità della lingua inglese che può creare certe difficoltà per chi non è madrelingua. In questo articolo ti spieghiamo cosa sono gli eteronimi, ti daremo alcuni esempi e ti aiuteremo a capire come usarli correttamente.

Cosa sono gli eteronimi (heteronyms)

Gli eteronimi sono coppie di parole che hanno la stessa grafia ma suoni e definizioni diverse. Esistono anche nella lingua italiana, sebbene siano meno comuni rispetto all'inglese, ad esempio la parola "volo": può essere pronunciata come /ˈvo.lo/ (sostantivo: azione di volare) o come /voˈlo/ (sostantivo: biglietto aereo).

Il termine “eteronimo” deriva dalle parole greche “heteros” (che significa altro) e “onuma” (che significa nome). In inglese, gli eteronimi sono piuttosto comuni; ad esempio, “lead”, “alternate” e “bow” sono parole di uso quotidiano, ed è essenziale comprenderne il significato nel contesto.

Differenza tra eteronimi (heteronyms), omonimi (homonyms), omofoni (homophones) e omografi (homographs)

Gli eteronimi sono spesso confusi con gli omonimi, che sono parole che si pronunciano allo stesso modo ma hanno ortografia e significato diversi. Le parole omonime si dividono in due categorie: gli omografi, che si pronunciano e si scrivono allo stesso modo ma hanno significati diversi, e gli omofoni, che si pronunciano allo stesso modo ma si scrivono in modo diverso e hanno significati diversi. Questa classificazione è importante per evitare confusione nella comunicazione e per capire il significato corretto delle parole a seconda del contesto in cui vengono utilizzate.

Un esempio classico in inglese è “bare” e “bear”. “Bare” (pronunciato /bɛər/) significa "nudo" o "senza copertura"; ad esempio, nella frase "He walked on the bare ground" (Lui camminava sul terreno nudo, spoglio), si indica che il terreno non era coperto da nulla. D'altra parte, “bear” (pronunciato /bɛər/) significa "orso", un animale, come in "I saw a bear in the forest" (Ho visto un orso nella foresta). Anche se si pronunciano allo stesso modo, il contesto determina il significato corretto, il che può creare confusione se non si presta attenzione al significato specifico di ciascuna parola. Se vuoi approfondire l'argomento, nell'articolo Cosa sono gli omofoni troverai diversi esempi pratici e spiegazioni dettagliate.

Gli eteronimi, invece, si scrivono allo stesso modo ma hanno una pronuncia e un significato diversi.

Esempi di eteronimi

Per capire meglio, ti faccio degli esempi evidenziano come la stessa parola possa evocare immagini e idee completamente diverse, a seconda di come viene pronunciata.

1. Wind

Pronuncia: /wɪnd/ (sostantivo: vento)

Pronuncia: /waɪnd/ (verbo: avvolgere)

  •  Giulia: "Wow, did you feel that strong wind? It’s really picking up!" (Wow, hai sentito che vento forte? Si sta alzando davvero!)
  • Tony: "Yeah, I noticed! I was trying to wind the kite string, but it kept blowing away!" (Sì, l'ho notato! Stavo cercando di avvolgere la corda dell'aquilone, ma continuava a saltare via!)

2. Row

Pronuncia: /roʊ/ (sostantivo: fila)

Pronuncia: /raʊ/ (verbo: remare)

  • "We sat in the front row of the theater to get the best view of the performance" (Ci siamo seduti in prima fila per avere la migliore visione dello spettacolo).
  •  "We need to row the boat across the lake for our field trip" (Dobbiamo attraversare il lago con la barca a remi per la nostra gita)

3. Tire

Pronuncia: /taɪr/ (verbo: stancare)

Pronuncia: /taɪər/ (sostantivo: gomma)

  • "After our long hike, I really started to tire out" (Dopo la nostra lunga escursione, ho iniziato a stancarmi)
  • "A tire is what goes on a car, right?" ( Un pneumatico è ciò che va su un'auto, giusto?)

4. Lead

Pronuncia: /lɛd/ (verbo: guidare)

Pronuncia: /liːd/ (sostantivo: un tipo di metallo)

  • "The artist used a pencil with a lead core to sketch her drawing" (L'artista ha usato una matita con una punta di metallo per realizzare il suo disegno).
  • "I want to lead the project for our final assignment" (Voglio dirigere il progetto per il nostro compito finale).

5. Bass

Pronuncia: /bæs/ (sostantivo: un tipo di pesce)

Pronuncia: /beɪs/ (sostantivo: tonalità bassa, contrabbasso)

  • Ella: "I bought a new bass for my music class" (Ho comprato un nuovo basso per la mia classe di musica).
  • John: "Really? I thought you were learning how to catch bass!" (Davvero? Pensavo che stessi imparando a pescare il basso!)

6. Minute

Pronuncia: /ˈmɪnɪt/ (sostantivo: un'unità di tempo)

Pronuncia: /maɪˈnjuːt/ (aggettivo: molto piccolo)

  • "I only need a minute to finish this task" (È necessario solo un minuto per terminare questa operazione).
  • "The details in this painting are so minute that you have to look closely to see them" (I dettagli di questo dipinto sono così piccoli che bisogna guardarli da vicino per vederli).

7. Desert

Pronuncia: /ˈdɛzərt/ (sostantivo: deserto)

Pronuncia: /dɪˈzɜrt/ (verbo: abbandonare)

  • "The Sahara is the largest hot desert in the world2 (Il Sahara è il più grande deserto caldo del mondo).
  • "The soldiers were ordered not to desert their posts during the battle" (Ai soldati fu ordinato di non abbandonare i loro posti durante la battaglia).

Come usare gli eteronimi

Per distinguere gli eteronimi, bisogna guardare la frase dal punto di vista del contesto. All'inizio, se stai imparando l'inglese, potresti trovare difficoltà ed è comprensibile ma con il tempo e la pratica riuscirai a commettere sempre meno errori. Prendiamo ad esempio l'eteronimo 'tear'. Se qualcuno dice: “She began to tear the letter into pieces”, possiamo facilmente dedurre che si sta parlando di strappare una lettera, non di lacrime; fra l'altro anche perché si può notare che tear si usa come verbo e non come sostantivo. Questo esempio dimostra quanto sia importante il contesto per interpretare correttamente il significato.

Guarda quest'altro esempio:

  • “The change of plans will affect her affect; she really doesn’t like new experiences” (“Il cambio di programma la condiziona il suo umore, non le piacciono le nuove esperienze”).

In questo caso, la parola 'affect' appare due volte, ma con significati e pronunce diversi:

'Affect' (verbo): Nella prima parte della frase, 'affect' si pronuncia /əˈfɛkt/ e significa influenzare o avere un impatto su qualcosa. Ovvero in questo contesto implica che il cambiamento dei piani influenzerà il suo stato emotivo.

'Affect' (sostantivo): Nella seconda parte, 'affect' si pronuncia /ˈæfɛkt/ e si riferisce alla sua espressione emotiva o umore. Questo suggerisce che i suoi sentimenti potrebbero cambiare a causa della situazione.

Errori comuni nell'uso di eteronimi

Sebbene gli eteronimi aggiungano complessità e ricchezza alla scrittura, possono anche essere motivo di confusione per i lettori. Di seguito  riportiamo alcuni errori comuni che si possono commettere nell'uso degli eteronimi.

  1. Non ignorare il contesto: come abbiamo già detto, il contesto è fondamentale per la comprensione degli eteronimi. Se lo si ignora o non lo si fornisce a sufficienza, si corre il rischio che il lettore fraintenda o si confonda.
  2. Non dare per scontata la pronuncia: Ad esempio, leggendo velocemente, potresti assumere che 'wind' (vento) si pronunci come 'wind' (avvolgere), creando confusione e costringendoti a rileggere.
  3. Non esagerare nell'uso degli eteronimi: anche se possono rendere la scrittura più interessante, un uso eccessivo può distrarre e confondere. Usali con moderazione e con uno scopo preciso.

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