Oggi il Regno Unito darà formalmente inizio ad una nuova legislatura con una cerimonia nota come State Opening of Parliament. Se pensate che questa abbia la stessa pompa di tante altre cerimonie nel resto d’Europa, think again, perché l’apertura del Parlamento britannico porta lo sfarzo a livelli completamente nuovi. Da vedere dall’inizio alla fine, nell’ora e mezza che di solito dura lo State Opening of Parliament, ci sono scherzi, porte sbattute, minacce velate e abiti pesanti. Tutto simbolico, naturalmente, anche se alcune cose sembrano essere un riflesso dei giorni nostri. Di seguito vi spieghiamo le stranezze di questo evento, in modo che possiate seguirlo in inglese. Il sito ufficiale del Parliament e il suo canale YouTube lo trasmetteranno in diretta streaming!
The long, winding and rocky road
Nella legislatura che sta per iniziare, il Labour Party (‘Partito Laburista’) tornerà a detenere la maggioranza dei seats (‘seggi’) alla House of Commons dopo 14 anni di accidentato –e spesso bizzarro– governo Tory. Come riassume perfettamente il The Guardian:
“[since 2010] a parade of five Conservative prime ministers, seven chancellors and eight home secretaries climbed behind the wheel of Britain’s temperamental but mostly reliable family hatchback and drove it into a hedge.”
- “[dal 2010] una parata di cinque primi ministri Tory, sette cancellieri e otto segretari degli interni si sono messi al volante della capricciosa ma affidabile auto di famiglia britannica e l’hanno fatta schiantare contro un muro”.
Una cerimonia con sei secoli di storia
Le origini di questa cerimonia risalgono alla fine del XIV secolo. Il modo in cui il re convocava i nobili e i rappresentanti dei Commons (‘comuni’) aveva adottato uno schema ricorrente, che si sviluppò nella cerimonia che abbiamo oggi. Fu in questo secolo che cavalieri e cittadini con ruoli rappresentativi iniziarono a riunirsi separatamente da aristocratici e chierici. Nacquero così la House of Commons e la House of Lords che conosciamo oggi e che da allora lavorano fianco a fianco con il re.
La State Opening of Parliament, step by step
Royal Procession
Lo State Opening inizierà con la processione del re da Buckingham Palace alle Houses of Parliament (‘palazzo di Westminster’, letteralmente le ‘case del parlamento’).
Entrando dal Sovereign’s Entrance (‘l‘ingresso del sovrano’), il monarca si dirige verso la Robing Room, il Salone della Toga (robe significa ‘toga’). Qui il re indosserà la Imperial State Crown (‘Corona imperiale di Stato’) e gli abiti da cerimonia. Il salone possiede la Chair of State (‘Trono dello Stato’) del XIX secolo, un fireplace (‘camino’) con due statuettes (‘statuette’) raffiguranti San Giorgio che combatte il drago e San Michele che sconfigge il Diavolo. Il soffitto è decorato con badges (‘stemmi’) dei vari monarchi della storia d’Inghilterra.
Carlo III passerà poi attraverso la Royal Gallery (Galleria Reale), che prima era chiamata Victoria Gallery in onore della regina Vittoria. È la sala più grande del Palazzo di Westminster ed è decorata con dipinti e statue dei monarchi e delle loro consorti dal regno di Giorgio I (1714-1727).
La destinazione del re è la House of Lords (‘Camera dei Lord’), la Upper House (‘Camera alta’) del Parlamento. I suoi 800 membri rappresentano i life peers (‘membri a vita della Camera dei Lord’), scelti per la loro saggezza ed esperienza: i vescovi scelti per la loro posizione nella Chiesa anglicana; e i hereditary peers (‘membri ereditari’), nominati dal re su consiglio del primo ministro.
Summons of the Commons
Una volta seduto sul trono della Camera dei Lord, il re cede il protagonismo al Lord Great Chamberlain (‘Lord gran ciambellano’), uno dei nove Great Officers of State (‘grandi ufficiali di Stato’), ministri storici della Corona che oggi hanno funzioni principalmente cerimoniali. È lui che veste il Re con la Robe of State (‘toga di Stato’) e la Imperial State Crown nella Robing Room e poi guida il corteo nella Lords Chamber. A questo punto della cerimonia, il Lord Great Chamberlain incarica l’ufficiale chiamato Black Rod (letteralmente ‘bastone nero’) di convocare i Commons.
Il Black Rod è uno dei personaggi più simbolici della cerimonia. Inviato dal re alla House of Commons (dove sono riuniti i parlamentari, o commons), deve bussare alla porta di questa Camera per tre volte con la sua bacchetta. Uno dei colpi è rivolto al potere esecutivo, un altro al legislativo e il terzo allo Speaker (‘presidente della Camera dei Comuni’, letteralmente ‘portavoce’). In effetti, la porta della House of Commons presenta una notevole ammaccatura dovuta ai colpi accumulati nel corso degli anni.
I deputati apriranno la porta al Black Rod, per poi chiudergliela in faccia subito dopo, un gesto che rappresenta l’indipendenza del Parlamento dalla monarchia. Infine, lo Speaker e i deputati seguiranno il Black Rod nella House of Lords. Si posizioneranno nel Bar of the House (‘Podio della Camera’), dove ascolteranno the King’s Speech.
The King’s Speech
Chiamato anche Speech from the Throne (‘discorso dal trono’), è una parte fondamentale di questa cerimonia. Questo discorso è scritto dal governo e serve a presentare le priorità dell’esecutivo per la prossima legislatura. Dura circa dieci minuti. È responsabilità del monarca usare un tono obiettivo e neutrale, in quanto deve evitare di dare appoggio politico. Il re Carlo III ha pronunciato il suo primo discorso nel 2023, dopo che sua madre, la regina Elisabetta II, lo aveva pronunciato 67 volte durante il suo regno.
Address in Reply to His Majesty’s Most Gracious Speech
Questo ‘messaggio in risposta al graziosissimo discorso di Sua Maestà’ viene preparato congiuntamente dalle due Houses dopo aver ascoltato e discusso il contenuto del discorso del Re.
Hostage member of the Commons
Una delle tradizioni più particolari che persistono in questa cerimonia è il rapimento simbolico di un membro del Parlamento, che viene tenuto come hostage (‘ostaggio’) a Buckingham Palace mentre il sovrano assiste allo State Opening. Questa messa in scena viene eseguita come garanzia che i Commons permetteranno al re di tornare incolume. L’usanza risale alla decapitazione del re Carlo I nel 1649. Carlo I era un monarca autoritario che si scontrò con il Parlamento, portando al periodo di guerra noto come English Revolution (1639-1651). Carlo I e i suoi sostenitori, i Royalists, che difendevano il suo diritto al potere, furono sconfitti nel 1649, portando al rapimento e alla decapitazione del re da parte dei Parliamentarians. Oggi, naturalmente, questa è semplicemente una tradizione che, come molte altre, gli inglesi abbracciano come parte della loro identità e della loro ricca storia.